La dimensione dello studioso Mandralisca emerge con evidenza dalla sua biblioteca, luogo di appartata meditazione mantenuto nell’assetto originario – e quindi di particolare fascino - in cui trovano posto in prevalenza opere storiche e scientifiche ed opuscoli sui più vari soggetti. La biblioteca ha continuato a svilupparsi – con acquisti e successive donazioni - dopo la scomparsa di Enrico Pirajno, quando la sua dimora divenne liceo e poi negli anni a noi più vicini.
Essa comprende oggi circa settemila volumi e funge entro certi limiti anche da biblioteca pubblica, dato che Cefalù è in atto sprovvista di una struttura a ciò dedicata.